12 febbraio, 2007

CONTRORIFORMA DEL PUBBLICO IMPIEGO:TRA MEMORANDUM E MANCATI RINNOVI CONTRATTUALI

La campagna denigratoria orchestrata nei confronti dei dipendenti pubblici ed approdata nella firma del memorandum da parte dal governo e dei sindacati governativi (CGIL CISL e UIL), ha qualcosa di veramente paradossale.
Il memorandum, che potrebbe apparire una innocua dichiarazione di intenti, contiene in realtà elementi molto pericolosi poiché attraverso la “valutazione della qualità dei servizi” si persegue l’obbiettivo di:
1) dimostrare l’inefficienza e l’improduttività di interi settori della P.A. per spalancare le porte allo smantellamento dei servizi pubblici ed alla ulteriore riduzione degli organici (gli strumenti utilizzati sarebbero la mobilità coatta ed i prepensionamenti), già ampiamente ridimensionati da decenni di blocco delle assunzioni.
In questa ottica si colloca, infatti, il ddl Lanzillotta che vuole mettere sul mercato i servizi pubblici locali (trasporti, asili, scuole) che costituiscono un “affare” di svariati miliardi di euro su cui le imprese già si apprestano a mettere le mani. Insomma l’ennesimo regalo che questo governo vorrebbe elargire a Montezemolo e soci, in modo da chiudere il cerchio di una finanziaria già oltremodo “magnanima” nei confronti della Confindustria
2) differenziare la retribuzione dei dipendenti pubblici corrispondendo quote sempre più consistenti di salario solo ai più “meritevoli” (il c.d. salario accessorio).
Pertanto, la valutazione dei dipendenti pubblici (da cui dipenderà la corresponsione di ingenti quote di salario) comporterà che il lavoro pubblico sarà “piegato” al raggiungimento di obiettivi imposti dall’alto (flessibilità oraria, riduzione degli uffici).
Ed è una vera e propria provocazione che questa vulgata pseudoculturale giunga proprio mentre circa 3.500.000 dipendenti pubblici attendono il rinnovo del contratto già scaduto da quasi quattordici mesi e con risorse stanziate in finanziaria assolutamente risibili!!
E nel frattempo governo e sindacati si apprestano ad estendere il furto del nostro TFR anche al settore pubblico, attraverso il passaggio del Tfr nella truffa dei fondi pensioni.
Proprio in questa fase in cui si parla sempre più a sproposito di riforma del pubblico impiego, vogliamo ribadire a coloro che vogliono affossare il servizio pubblico, ed impoverire ulteriormente il potere di acquisto dei nostri salari che il rilancio della P.A. non può che passare attraverso:
- l’apertura immediata delle trattative per i rinnovi contrattuali già scaduti da 14 mesi con aumenti in busta paga adeguati al costo della vita;
- l’ aumento generale delle pensioni, a partire dal boicottaggio dei fondi pensione che governo e sindacati concertativi si apprestano ad estendere anche al settore pubblico;
- l’avvio di un percorso serio di stabilizzazione di tutti i precari pubblici.

02 febbraio, 2007

Riunione nazionale dei Cobas Pubblico Impiego - sabato 3 febbraio 2006 dalle ore 9.30 alle ore 13.30 - Roma, viale Manzoni 55

Assemblea Nazionale

CONFEDERAZIONE COBAS

Roma 3 - 4 febbraio 2007


Sabato 3 febbraio
ore 14.00 - 19.30

Centro Congressi Cavour

via Cavour 50

Domenica 4 febbraio

ore 9.30 - 16.30

Istituto dei Salesiani via Marsala 42