16 maggio, 2007

Dal quotidiano Liberazione del 15/5/07

Statali, Cobas: campagna su contratto e memorandum
Una settimana di volantinaggi nei luoghi della pubblica amministrazione per informare i lavoratori su cosa sta succedendo in merito al loro contratto. L'hanno appena terminata i Cobas, cercando di fornire un'informazione «capillare» su contratto e memorandum. «Abbiamo detto loro che alla fine, con il tetto del 4,6 gli aumenti reali non saranno di 101 euro ma di 90 e che l'intesa firmata dai confederali e dalle Rdb blocca la concentrazione decentrata e depotenzia completamente il ruolo delle Rsu» spiega Federico Giusti. Sul volantino i Cobas hanno anche riportati i «120mila euro con cui il Cnel finanzia se stesso per andare a scovare nei posti di lavoro i "fannulloni", quelli della famosa Turci-Ichino». Anche il Tfr, anzi lo «scippo del Tfr» è stato argomento di discussione con «migliaia di lavoratori che da mesi aspettano il fantasma del rinnovo del contratto e che adesso sono indecisi se accettare questi soldi, pochi, maledetti e subito, o se invece continuare la battaglia per un'intesa migliore» conclude Giusti.

09 maggio, 2007

RINNOVI CONTRATTUALI e PRECARIATO NEL P.I.

La sottoscrizione dell’intesa per l’avvio delle trattative relative ai rinnovi contrattuali in tutti i comparti del pubblico impiego ha posto ancora di più il problema salariale dei lavoratori pubblici, sempre più inadeguato e sempre più distante dall’inflazione e dal galoppante costo della vita.
La miseria degli aumenti mensili previsti da quest’accordo sono addirittura inferiori rispetto agli aumenti economici corrisposti dal governo Berlusconi, non coprendo nemmeno la metà dell’inflazione del biennio 2006-2007, con l’aggravante che saranno finanziati con la legge Finanziaria del 2008 e con la cancellazione di fatto del 2006 che sarà remunerato con la sola Indennità di Vacanza Contrattuale (aumento dello 0,7%, circa 11 euro lordi mensili).
Se dal punto di vista economico i lavoratori sono e saranno salassati e non viene prevista, a titolo di risarcimento e recupero stipendiale, nemmeno una parte di quel famoso “tesoretto”, molto strombazzato sulla stampa dedicato invece in massima parte a ridurre il deficit del bilancio statale, nessuna nuova positiva dal versante del precariato dove, al di là di 7 - 8 mila precari da stabilizzare annunciati dalla scorsa Finanziaria, non vi è nessuna risposta concreta alla assunzione definitiva di migliaia di precari storici.
E, quindi, mentre i salari dei lavoratori sono regolarmente decurtati e non si prende di petto la situazione dei circa 350 mila precari nelle pubbliche amministrazioni, assistiamo alla denigratoria campagna contro lo “statale fannullone” da parte di mass-media, governo e Confindustria che nasconde la trappola di rinnovi contrattuali sempre più al ribasso, che comprenderebbero anche le cifre del salario accessorio il che significherebbe, di conseguenza, il blocco del secondo livello della contrattazione.
Per i Cobas le questioni riguardanti i contratti e il precariato e lo smantellamento dei servizi pubblici non sono chiuse con l’applicazione dell’intesa ultima di aprile sottoscritta dai sindacati confederali e non.
Per questo motivo i Cobas del Pubblico Impiego, nella settimana tra il 7 e l’ 11 maggio, organizzano negli uffici e sui territori iniziative di informazione all’insegna della lotta contro lo smantellamento della P.A, per la stabilizzazione dei precari pubblici, per aumenti contrattuali adeguati all’inflazione reale, per la difesa della previdenza pubblica e del TFS.

A Roma presidio permanente dal 18 aprile,con sciopero della fame, sotto la sede dell’Unione in piazza SS. Apostoli, per la difesa e l’allargamento dei diritti sindacali.