07 agosto, 2009

NULLA DI FATTO NELLA TRATTATIVA UFFICI CENTRALI SU ORARIO DI LAVORO E TURNI. SI RICOMINCIA A SETTEMBRE

a) L’OGGETTO DELLA TRATTATIVA:

Nei 3 incontri (26 maggio, 29 e 31 luglio), si è svolta tra la RSU, le OO.SS, e l’Amministrazione, la trattativa locale sulla questione turni e sull’orario di lavoro.
Preliminarmente ribadiamo che come delegati RSU COBAS (non da soli ma in accordo con altri delegati) abbiamo da sempre chiesto a tutta la RSU di aprire una TRATTATIVA GENERALE che affrontasse tutte le problematiche del personale uffici centrali.
Quindi, turni da regolamentare, certamente, ma anche le questioni relative alle nomine dei capireparto e le ricadute sul salario accessorio, le relazioni sindacali, e gli istituti contrattuali interpretati in maniera sempre più restrittiva da parte dell’amministrazione (L. 104, visite specialistiche, ecc). Fissare, finalmente, un quadro di regole certe che limitasse l’arbitrio dell’ Amministrazione.
Invece, per scelta della maggioranza RSU, e della consueta prassi di aprire trattative senza piattaforme e senza alcun coinvolgimento del personale, si è arrivati ad un tavolo che si è occupato esclusivamente dell’orario di lavoro e della questione turni.

b) QUESTIONE PRELIMINARE: TORNELLI A MENSA.

Preliminarmente, nell’incontro del 31 luglio, come delegati Cobas abbiamo chiesto all’amministrazione di smentire ufficialmente la notizia relativa ad una (presunta?) volontà da parte dei Dirigenti di introdurre un sistema di rilevazione elettronico delle presenze a mensa. Su questo dobbiamo dire chiaramente che dalla controparte non è pervenuta né a noi (che abbiamo sollevato la questione) né alla RSU, alcuna smentita. Al tavolo sono invece state fornite alcune timide rassicurazioni della serie: “se ne parla sempre, ma poi non lo si attua mai.” Parole che, invece di rassicurarci, aumentano la nostra preoccupazione. Inutile dire che invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici, tutte le OO. SS. e tutta la RSU a tenere alta la guardia su tale questione, per monitorare costantemente i passaggi che dovesse eventualmente mettere in atto l’Amministrazione.

c) NEL MERITO DELLA TRATTATIVA.

Per quanto riguarda l’orario di lavoro l’amministrazione ha rifiutato qualunque modifica a vantaggio del personale (ad esempio la richiesta della RSU di un allungamento della flessibilità fino a coprire la fascia 7.30 – 10.00, anziché le attuali 7,45-9,30).
Ma in realtà tutta la trattativa si è incentrata sulla questione turni. I turni da sempre sono stati pagati in totale assenza di regole, comportando, quindi, un proliferare delle postazioni turno ad uso e consumo dei Direttori Centrali, o, di contro, giungendo ad imporre turni che, poi, non sono mai stati retribuiti con l’indennità prevista dagli accordi nazionali.

Fissare, finalmente, delle regole certe (che incredibilmente finora non ci sono state), è una forma di garanzia sia del personale turnista, sia del complesso del personale. Il quale viene toccato dalla questione per vari aspetti, non ultimo per il fatto che l’indennità di turno è pagato con soldi attinti dal Fondo di tutti i lavoratori.( nell’accordo locale relativo all’ FPS 2007, da noi non sottoscritto, circa 100.000 euro sono stati assorbiti dal pagamento dell’indennità di turno)
Per noi Cobas, regolamentare i turni significa:
1) contenere i turni entro limiti fisiologici dettati da effettive esigenze di servizio; ecco perché abbiamo da subito richiesto che l’amministrazione fornisse motivazione specifica e scritta delle esigenze che giustificano l’utilizzo delle postazioni turno (la richiesta dell’Amministrazione partiva da 9000 postazioni- turno annue);
2) evitare che al personale che svolge un orario di fatto su turni, non venisse corrisposta l’indennità dovuta;
3)
garantire l’indennità di turno per gli autisti, per ogni turno svolto effettivamente;


4)
fissare regole a tutela del personale che svolge turni di sabato (addetti rassegna stampa).



Ebbene, l’amministrazione si è presentata al tavolo senza mai fornire alcun documento e nessuna spiegazione, anche verbale, che giustificasse le esigenze dei singoli turni, riducendo tutta la trattativa ad una sterile discussione sul numero di turni intorno al quale chiudere l’accordo. A cosa serva ogni turno nello specifico, non è dato sapere.
Sulla base di tutto questo, e pur avendo posizioni assolutamente diversificate all’interno della RSU, la RSU, UNITARIAMENTE, ha ritenuto di non poter firmare la proposta della controparte, e ha richiesto di riaprire la trattativa settembre. Ma soprattutto (ed è per noi questo l’elemento più importate) è stato richiesto all’ Amministrazione di ripresentarsi alla riapertura della trattativa con l’indicazione delle esigenze che giustificano l’utilizzo dei turni richiesti e di fornire un monitoraggio dei turni finora svolti nell’anno 2009.

COME COBAS DICIAMO ANTICIPATAMENTE CHE:
1.
Se a settembre la RSU va al tavolo senza una piattaforma chiara, discussa al suo interno, e condivisa dal personale, il risultato sarà un pasticcio inguardabile;


2.
L’Agenzia vuole LA BOTTE PIENA (anzi vuota, considerato il taglio dei Fondi) e la MOGLIE (o il marito, fate voi) UBRIACA (turni “a go go” e senza regole, come prima, per il sollazzo dei direttori centrali).




Basterebbe riflettere su un semplice dato: per il solo ufficio del Direttore Generale sono stati richiesti (senza fornire alcuna giustificazione) 10 turni al giorno pomeridiani.
Una tale mole di turni sarebbe, forse, giustificata per una giornata tipo del ministero degli Esteri durante una crisi internazionale…

I DELEGATI COBAS della RSU - UFFICI CENTRALI
(Alessandro Giannelli – Guglielmo Musso)