02 luglio, 2009

Le bugie hanno le gambe corte

LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE

Nei giorni scorsi il Governo ha approvato il decreto c.d. “anticrisi” modificando alcune disposizioni per il personale della Pubblica Amministrazione.
Il Governo, solo per recuperare credibilità e consensi, ripristina le vecchie fasce orarie (10-12 e 15 -17) nelle assenze per malattia e si impegna a non tagliare la produttività a chi ha usufruito dei vari permessi.
La Cisl rivendica la posizione del Governo come una sua vittoria dimenticando la pioggia di ricorsi, di cause e di scioperi nell’ultimo anno, iniziative che proprio Cisl e Uil hanno avversato.
Ma dove sta l’inganno ?

Nell’ ipotesi del contratto autonomie locali (4 Giugno 2009), Cgil Cisl Uil hanno sottoscritto aumenti di 40 euro proprio come proposto dal Governo e da Brunetta. Con questi soldi i nostri salari perdono altro potere di acquisto tanto è vero che l’Istat parla di buste paga ferme, nel pubblico impiego, da oltre un anno e mezzo
E pensare che poi parlano di aumenti volontari del salario accessorio da parte degli Enti che da mesi stanno invece tagliando organici e spesa del personale.
La proroga per la stabilizzazione dei precari non significa l’assunzione dei precari in possesso dei requisiti ma solo una percentuale di posti loro destinati nei prossimi concorsi. Nel frattempo tra blocchi del turn over e riduzione della spesa del personale gran parte dei precari resta a casa.

Non una parola invece CGIL CISL UIL dedicano alla legge delega del Dlgs 15/2008, anzi un silenzio avvolge questo provvedimento governativo che una volta approvato determinerà:
1.sulla produttività: un quarto del personale prenderà il 50% del totale, la metà avrà l’altro 50% e al restante quarto dei lavoratori non andrà neppure un euro;


2. codici disciplinari da caserma che incideranno sulla valutazione e sulla stessa erogazione della produttività;


3. la quasi fine delle progressioni orizzontali (saranno pochissime, a concorso e su base triennale).



Anche contro queste ulteriori manovre governative i COBAS e il sindacalismo di base hanno promosso lo SCIOPERO GENERALE DEL PUBBLICO IMPIEGO VENERDI’ 3 LUGLIO (ultime 3 ore del turno).

Altro che cantare vittoria, ci sono ancor più motivi per essere arrabbiati e determinati alla lotta!
LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE

Nei giorni scorsi il Governo ha approvato il decreto c.d. “anticrisi” modificando alcune disposizioni per il personale della Pubblica Amministrazione.
Il Governo, solo per recuperare credibilità e consensi, ripristina le vecchie fasce orarie (10-12 e 15 -17) nelle assenze per malattia e si impegna a non tagliare la produttività a chi ha usufruito dei vari permessi.
La Cisl rivendica la posizione del Governo come una sua vittoria dimenticando la pioggia di ricorsi, di cause e di scioperi nell’ultimo anno, iniziative che proprio Cisl e Uil hanno avversato.
Ma dove sta l’inganno ?

Nell’ ipotesi del contratto autonomie locali (4 Giugno 2009), Cgil Cisl Uil hanno sottoscritto aumenti di 40 euro proprio come proposto dal Governo e da Brunetta. Con questi soldi i nostri salari perdono altro potere di acquisto tanto è vero che l’Istat parla di buste paga ferme, nel pubblico impiego, da oltre un anno e mezzo
E pensare che poi parlano di aumenti volontari del salario accessorio da parte degli Enti che da mesi stanno invece tagliando organici e spesa del personale.
La proroga per la stabilizzazione dei precari non significa l’assunzione dei precari in possesso dei requisiti ma solo una percentuale di posti loro destinati nei prossimi concorsi. Nel frattempo tra blocchi del turn over e riduzione della spesa del personale gran parte dei precari resta a casa.

Non una parola invece CGIL CISL UIL dedicano alla legge delega del Dlgs 15/2008, anzi un silenzio avvolge questo provvedimento governativo che una volta approvato determinerà:
1.
sulla produttività: un quarto del personale prenderà il 50% del totale, la metà avrà l’altro 50% e al restante quarto dei lavoratori non andrà neppure un euro;


2.
codici disciplinari da caserma che incideranno sulla valutazione e sulla stessa erogazione della produttività;


3.
la quasi fine delle progressioni orizzontali (saranno pochissime, a concorso e su base triennale).



Anche contro queste ulteriori manovre governative i COBAS e il sindacalismo di base hanno promosso lo SCIOPERO GENERALE DEL PUBBLICO IMPIEGO VENERDI’ 3 LUGLIO (ultime 3 ore del turno).

Altro che cantare vittoria, ci sono ancor più motivi per essere arrabbiati e determinati alla lotta!