24 novembre, 2007

Comunicato stampa - Risultati delle elezioni RSU 2007 nel Pubblico Impiego

Comunicato stampa

Risultati delle elezioni RSU 2007 nel Pubblico Impiego:

CRESCITA di liste, voti e delegati RSU Cobas;

CONSISTENTE diffusione dei consensi nel comparto Enti Locali.



Stanno affluendo in queste ore i primi risultati delle elezioni RSU del Pubblico Impiego. Sta cominciando la solita bagarre dei dati, con roboanti veline di stampa da parte dei sindacati confederali. Come Cobas Pubblico Impiego registriamo una sostanziale tenuta e crescita nei comparti dei Ministeri, delle Agenzie Fiscali e dell’Università con allargamenti positivi in diversi uffici e territori, e con il significativo risultato di essere “entrati” in alcuni importanti posti di lavoro. Ma la grande crescita vi è negli Enti Locali dove verifichiamo un aumento, in termini di voti e delegati, un po’ dovunque, specialmente nei comuni di Firenze, Salerno, comune e provincia di Pisa, provincia di Livorno, Genova, Taranto, Senigallia, Perugia. Straordinario il risultato alla Regione Toscana e nel comune di Palermo con centinaia di voti e nuovi delegati Cobas. E questo avanzamento si propaga a macchia d’olio anche in diversi piccoli comuni di provincia e in Sicilia. Risultato, nel complesso, più che positivo, considerato che anche questa competizione elettorale si è svolta privando i Cobas dei diritti sindacali minimi (diritto di assemblea, distacchi sindacali, una agibilità che permetta ai singoli delegati di intervenire in ogni luogo di lavoro e aprire vertenze), dato che in Italia non vi è una legge sulla rappresentanza sindacale che permetta di verificare questa rappresentanza con una lista nazionale. In questo caso i voti ai Cobas sarebbero stati molto più numerosi con un peso diverso a livello di contrattazione territoriale. In queste elezioni RSU, inoltre, è stato impedito il voto ai precari (eccezion fatta per gli stabilizzandi) perchè Cgil, Cisl, Uil hanno sottoscritto una intesa con l’Aran nel luglio 2007 che li escludeva. La divisione tra votanti attivi e passivi per i comandati (i lavoratori per esempio di un comune distaccati presso le ASL) ha negato il diritto di voto a migliaia di lavoratori e lavoratrici. La “dote” di queste elezioni la metteremo comunque in campo, per alzare il tono della controinformazione e delle vertenze che si stanno sviluppando nelle categorie e nel paese contro le esternalizzazioni, le privatizzazioni e la precarietà, per il rinnovo dei contratti pubblici con aumenti salariali che recuperino il costo della vita, per i diritti sindacali e per il diritto di assemblea e per rilanciare la battaglia contro il massacro della previdenza pubblica, lo scippo del TFR e contro il carovita.