19 settembre, 2008

Sulla riforma contrattuale

LA CONFINDUSTRIA ALL’ATTACCO DEL
CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE!

Nei giorni scorsi la Confindustria ha presentato il documento per la riforma della contrattazione collettiva che ridimensiona non solo il contratto collettivo nazionale ma riscrive l’intero sistema delle relazioni sindacali indebolendo il nostro potere di acquisto e di contrattazione. Le “moderne” relazioni sindacali cui la Confindustria fa riferimento, si traducono in un sostanziale ritorno alle condizioni di lavoro dell’800, attraverso a santificazione delle “ragioni dell’ impresa” alle quali sacrificare diritti, salario e salute di milioni di lavoratori. Non è vero che la mancata crescita del paese dipende dalla scarsa produttività dei lavoratori italiani visto che la ricchezza prodotta in questi anni non ha incrementato il lavoro, il salario e i servizi ma solo i profitti delle imprese. Cisl ed Uil (ma anche UGL) hanno già annunciato la firma del documento, la Cgil, con divisioni interne, balbetta e prende tempo senza informare e mobilitare i lavoratori contro questa ennesima sconfitta. Per guadagnare consenso Confindustria e CGIL, CISL e UIL omettono molte verità, per esempio:
1) nel settore privato all’85% delle imprese è di fatto preclusa la contrattazione integrativa e quindi un contratto nazionale più debole penalizzerà ancora di più questi lavoratori che poi sono la maggioranza del sistema produttivo;
2) nel settore pubblico, con i tagli alla contrattazione di secondo livello stabiliti dalla manovra d’estate, lo spostamento di risorse dal livello nazionale a quello decentrato comporterà che alla stragrande maggioranza dei lavoratori saranno riservate retribuzioni sempre più basse, mentre una esigua minoranza percepirà, più o meno, quanto già percepisce oggi.
Vediamo nel dettaglio i punti salienti del documento:
• Il baricentro della contrattazione si sposta dal livello nazionalev(che garantirà soltanto i minimi tabellari) a quello decentrato e così verranno meno alcune tutele collettive spianando la strada a forti differenziazioni salariali su basi regionali, mettendo i lavoratori gli uni contro gli altri. Se fino ad oggi ogni due anni si rinnovava la parte economica dei contratti, con questa intesa essi saranno triennali con una secca perdita di salario;
• sostituzione della truffaldina inflazione programmata con un altro indice di calcolo, (l’ indice previsionale depurato), ancor più basso, poichè non tiene conto dell’inflazione cosiddetta importata (vedi costi del petrolio). Insomma, con l’inflazione reale che supera il 4%, la Confindustria propone un sistema di calcolo del potere di acquisto che alla fine indebolirà ulteriormente le nostre retribuzioni;
• possibilità di derogare (ovviamente in peius) a livello territoriale istituti economici e normativi stabiliti dalla contrattazione nazionale; ulteriore limitazione del diritto di sciopero per sette mesi in occasione delle vertenze contrattuali: in questo modo non avremo più alcun strumento di pressione per ottenere migliori contratti e tutele dei nostri diritti (e poi ci vengono a parlare di democrazia!);
• riduzione dei contratti a qualche decina con accorpamento di tante categorie che, perderanno la loro forza e autonomia contrattuale, a discapito degli interessi dei lavoratori;
• ingresso di CGIL, CISL e UIL, insieme alle imprese, negli enti bilaterali per gestire servizi; in questo modo il sindacato cesserà di essere uno strumento a tutela dei lavoratori per acquisire invece la caratteristica di un comitato di affari.
Insomma, si vuol configurare un modello di sindacato (che tanto piace al segretario della Cisl Bonanni) che, invece di organizzare lotte e mobilitazioni, dovrà sposare in toto le ragioni dell’impresa, divenendo complice delle sue scelte scellerate, che già oggi attaccano pesantemente i nostri diritti, il nostro salario e le nostre pensioni.

E’ GIUNTO IL MOMENTO DI RIALZARE LA TESTA Fermiamo l’attacco congiunto di Confindustria e governo!

VENERDI’ 17 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE
NAZIONALE INDETTO DAL SINDACALISMO DI BASE (COBAS, RDB, SDL)


MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA Piazza della Repubblica ore 10

Difendi i tuoi diritti e la tua dignità!
Iscriviti e organizzati con i COBAS !

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